PRESENTAZIONE DEL LIBRO "FRANCAMENTE RAZZISTI". 1938, STORIA E CRONACHE DELLE LEGGI RAZZIALI
Giovedì 8 novembre, ore 18 - Polo del '900, via del Carmine 14, sala didattica
"Francamente razzisti". 1938, storia e cronache delle leggi razziali, di Claudio Vercelli (edizioni del Capricorno, 2018). Ne discutono con l'autore Dario Disegni (Presidente della Comunità Ebraica di Torino), Alberto Sinigaglia (giornalista) e Federica Tabbò (Museo diffuso della Resistenza)
Affermava Mussolini nel 1938: «Nei riguardi della politica interna il problema di scottante attualità è quello razziale. Anche in questo campo noi adotteremo le soluzioni necessarie. Coloro i quali fanno credere che noi abbiamo obbedito ad imitazioni, o peggio, a suggestioni, sono dei poveri deficienti, ai quali non sappiamo se dirigere il nostro disprezzo o la nostra pietà. Il problema razziale non è scoppiato all'improvviso, come pensano coloro i quali sono abituati ai bruschi risvegli, perché sono abituati ai lunghi sonni poltroni. È in relazione con la conquista dell'Impero, poiché la storia ci insegna che gli Imperi si conquistano con le armi, ma si tengono col prestigio. E per il prestigio occorre una chiara, severa coscienza razziale, che stabilisca non soltanto delle differenze, ma delle superiorità nettissime. Il problema ebraico non è dunque che un aspetto di questo fenomeno. La nostra posizione è stata determinata da questi incontestabili dati di fatto. L'ebraismo mondiale è stato, durante sedici anni, malgrado la nostra politica, un nemico irreconciliabile del Fascismo».
Le leggi antiebraiche del 1938, anticamera dello sterminio, furono la manifestazione di una precisa volontà politica, espressa dal regime fascista e poi realizzata con il concorso delle amministrazioni pubbliche italiane, nella sostanziale indifferenza dei più. Ragionare sulla genesi, sullo sviluppo e sugli effetti di lungo periodo di quei tragici provvedimenti, è oggi necessario più che mai. Poiché se la storia, nella sua unicità, non si ripete mai, tuttavia si accompagna spesso al razzismo di Stato. Guardare al passato può allora aiutare a comprendere meglio alcuni aspetti del presente.