Pietre
d'inciampo

Progetto

Gli Stolpersteine (letteralmente “Pietre di inciampo”) sono un monumento diffuso e partecipativo ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig in tutta Europa. Per onorare la memoria delle singole persone vittime del nazionalsocialismo, l’artista realizza piccole placche di ottone fissate su cubetti di cemento, che vengono poi inseriti nel pavimento davanti all’ultima abitazione scelta volontariamente dalla vittima. Su ogni targa è inciso “Qui abitava…”, insieme al nome della persona, la data e il luogo di nascita e di morte o scomparsa.

"Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome"
Le pietre d’inciampo restituiscono la storia individuale e ridanno identità a chi fu privato del proprio nome a causa dell’ideologia nazifascista. Allo stesso tempo, ricostruiscono la memoria delle città attraverso i luoghi da cui le persone furono costrette a fuggire, quelli in cui furono arrestate o dove abitavano prima di unirsi alla lotta partigiana, così come i deportati nei campi di concentramento nazisti. Nel caso di Torino e del Piemonte, le vittime ricordate sono i resistenti, gli ebrei, gli oppositori politici, i protagonisti della “resistenza civile” e coloro che parteciparono alle lotte nei posti di lavoro.

L’iniziativa per la posa di una pietra d’inciampo può partire da chiunque – cittadini, associazioni o enti – desideri commemorare una vittima. La scelta di chi ricordare non è demandata alle istituzioni, ma nasce dalla volontà dei singoli promotori, che avanzano una richiesta diretta.