Comunicazioni
"CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE" COMUNICA


Il Consiglio d’Amministrazione dell’Associazione Museo Di?uso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e delle Libertà di Torino, nelle persone dei Consiglieri rappresentanti dei Soci Fondatori del Museo (Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Istoreto-Istituto Piemontese per la Storia e la Società Contemporanea “Giorgio Agosti”, ANCR- Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza), intendono con questo documento esprimere al Presidente del Museo, Roberto Mastroianni, riconoscenza e gratitudine per il lavoro svolto in questi anni alla guida del Museo, all’approssimarsi della scadenza del mandato del Consiglio e del Presidente, eletto tra i membri del Consiglio, dove siede in rappresentanza del Socio Fondatore Città di Torino.


Il Presidente Mastroianni, al momento della sua nomina (luglio 2019) raccoglieva la difficile eredità del Presidente Franco Quesito e del Presidente Adriano Andruetto, oggi Consigliere in quota ANCR, rappresentata da una situazione di estrema fragilità dell’ente, malgrado i grandi sforzi dei suddetti Presidenti nel portare avanti le attività e la vita associativa. Il Museo era diventato privo di adeguate risorse economiche, con un organico sotto stimato e con l’assenza di un Direttore, incarico vacante dal gennaio 2019, data delle sue dimissioni.

Il Presidente Mastroianni assunse anche il compito, condiviso dai Soci Fondatori e di Diritto dell’Ente (Associazioni Resistenziali, Centro Studi Piero Gobetti di Torino e Comunità Ebraica), di traghettare il Museo a un’integrazione operativa e armoniosa con l’ allora appena nata Fondazione Polo del ’900 di Torino, (guidata con saggezza dal Presidente Sergio Soave), rilanciando il Museo nella sua vocazione di Museo di storia e di Storie, utilizzando gli strumenti e i linguaggi del Contemporaneo, al fine di svilupparne le attività espositive e didattiche, sia in relazione alle tematiche storiche (il periodo 1938-48 dalla promulgazione delle norme antiebraiche alla nascita della Repubblica), sia in relazione alle tematiche dei Diritti e delle Libertà che l’eredità della Liberazione e i valori repubblicani vedono proiettate nel secondo Novecento e nel nuovo secolo, a livello nazionale e internazionale.

La situazione di fragilità dell’ente, l’assenza di risorse finanziarie adeguate, un organico insufficiente hanno imposto al Presidente di assumere de facto le funzioni di Direzione, in supplenza e in assenza della centrale figura del Direttore, nella speranza che i Soci Fondatori avrebbero trovato le risorse necessarie a indire un bando con evidenza pubblica per la selezione di un nuovo Direttore.

Il Presidente ha accettato l’onere di assumere funzioni di gestione dell’ente, al fine di impedire che l’ente implodesse e le attività cessassero portando a una sostanziale chiusura del Museo, o?rendo le sue competenze gratuitamente, con la garanzia del solo rimborso spese indicato dallo Statuto dell’Associazione previsto per la carica ricoperta.

Il Presidente, in questi anni, ha ottemperato alle sue funzioni di Organo dell’Associazione, assumendo – come detto – anche il ruolo di facente funzione di Direzione coadiuvato dal presente Consiglio, e portando avanti un’attività di contenimento dell’obsolescenza dell’Allestimento permanente, trovando risorse e competenze che potessero garantirne la funzionalità.

Il Presidente ha, inoltre, coadiuvato dal Vice Presidente Riccardo Marchis (Consigliere in quota Istoreto) seguito la riforma dello Statuto in accordo con il Socio Regione Piemonte e con il Socio Città di Torino, necessaria, per legge, al fine di ottenere il riconoscimento regionale, di cui il Museo era privo. Tale rilevante mancanza per il corretto funzionamento dell’Associazione è stata sanata dopo 18 anni di vita dell’ente solo grazie al lavoro costante e qualificato del Presidente, del Consiglio e di consulenti legali esterni.

Nello stesso tempo, il Presidente ha gestito la vita del Museo in un difficile frangente, garantendo il funzionamento della struttura e contenendo danni e ripercussioni che potevano essere generate dalla Pandemia globale di Covid -19.

Le competenze e il lavoro gratuito del Presidente hanno garantito la realizzazione e lo svolgimento di decine di iniziative didattiche ed espositive, alcune inerenti il calendario civile, altre inerenti i temi della storia, dei diritti e delle libertà.

Tra le tante iniziative si vogliono ricordare i convegni, le pubblicazioni e le mostre che utilizzando i linguaggi delle arti del contemporaneo hanno affrontato i temi delle migrazioni, del colonialismo, della storia, dei nuovi stili di vita e l’attività di public engagement, rappresentata dal progetto “Dirittibus. Il Museo per la città”, che hanno garantito al Museo una programmazione autonoma, di livello scientifico e internazionale.

Tra le mostre più importanti: “Identità interstiziali”, realizzata con il coinvolgimento di un artista internazionale, risiedente in Germania, sui temi delle migrazioni; “Fuori! Cinquant’anni dalla fondazione del primo movimento omosessuale in Italia”, in collaborazione con la Fondazione “Sandro Penna- Fuori!”; “Prospettive coloniali”, in collaborazione con il Camec di La Spezia, ANCR, Unione Culturale, Istoreto e il patrocinio del Ministero degli Esteri Italiano, sul colonialismo italiano in Africa Orientale durante il Fascismo.

Tutte le attività condotte hanno mantenuto con il profilo scientifico e una specifica capacità di divulgazione, raggiungendo visibilità nazionale e internazionale certamente superiore al passato, portando avanti una sinergia e una collaborazione con la Fondazione Polo del ’900 e con gli enti partner.

Lo stesso progetto “Dirittibus”, che ha coinvolto il Museo come capofila di un “progetto speciale” del Polo del ‘900, è stato vincitore del Bando Civica della Compagnia di San Paolo e di Bandi CRT e 8xmille delle Chiese Valdesi e Metodiste.

La realizzazione di queste attività è stata possibile con budget molto ridotto, grazie alla prestazione gratuita del Presidente come curatore, project manager e ricercatore e si sono accompagnate con pubblicazioni di alto livello che vanno ad arricchire l’attività di ricerca portata avanti dal Museo.

Nello stesso tempo la gestione dell’Ente, guidata dal Presidente, si è caratterizzata negli ultimi anni per un avanzo di bilancio costante in tutte le annualità che va ad aumentare il patrimonio del Museo, avanzo rappresentato dai risparmi ottenuti dalle scelte organizzative e gestionali del Consiglio e dal lavoro gratuito offerto dal Presidente, come dimostrano i Bilanci Consuntivi dell’Ente.

Inoltre, il Presidente negli ultimi mesi è riuscito – con il concorso del personale del Museo - a elaborare e redigere un Programma di attività per il Ventennale del Museo, di elevato profilo e un documento base per il progetto di rinnovo dell’allestimento permanente. Entrambi i documenti sono stati condivisi con i soci del Museo e poi sottoposti al Polo del’900 e alla Città di Torino.

La competenza, la generosità e la costanza con cui questi compiti sono stati assolti non può che portarci a esprimere tutta la nostra riconoscenza personale e istituzionale al lavoro svolto dal Presidente, sperando che voglia considerare la possibilità di rinnovare la sua disponibilità a proseguire nell’impegno, finalizzato alla conclusione del percorso iniziato e fin qua condotto in modo encomiabile.

Ciò intendiamo testimoniare in vista del rinnovo delle cariche che sarà compito dei Soci fondatori effettuare interpretando i bisogni dell’Associazione.

Il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti della Libertà di Torino.