Il Museo Diffuso della Resistenza nel 2022 ha quasi triplicato i numeri del 2021, l’anno di conclusione della pandemia, in termini di visite all’esposizione permanente e di percorsi guidati presso i Luoghi di Memoria.
Secondo i dati ufficiali, nel 2019, le visite registrate in Palazzo San Celso avevano raggiunto 10.546 di cui 5826 appartenevano alla cittadinanza e 4717 alle scuole. Ovviamente con l’arrivo della pandemia, che ha causato la chiusura totale per vari mesi, il 2020 è stato un anno tragico. Nonostante la riapertura parziale e con una serie di misure severe che limitavano il numero delle visite il numero totale è rimasto sotto la soglia dei tremila, parliamo esattamente di 2649 persone.
Il 2021 invece è stato l’anno della ripresa. Una maggiore consapevolezza, il fatto di avere il vaccino a disposizione e una serie di strumenti tecnologici hanno fatto sì che le persone potessero tornare a visitare i musei. Infatti nel 2021 il Museo Diffuso della Resistenza ha registrato un aumento netto accogliendo 3636 visite.
Invece il 2022 è stato l’anno in cui abbiamo visto nettamente che la pandemia era ormai, quasi, una realtà rimasta alle spalle e la cittadinanza aveva deciso di tornare al suo Museo. Quindi lo scorso anno abbiamo accolto 5486 cittadin? e 2902 visite appartenenti al mondo della scuola. Facendo così abbiamo raggiunto 8388 persone, poco meno del 2019.
La ripresa non è stata facile per nessun?, sopratutto per il mondo della scuola che si è trovata in mezzo a una serie di problemi organizzativi, economici e anche politici. Dunque il nostro servizio didattico, come sempre, ha lavorato costantemente con l’obiettivo di organizzare laboratori e visite guidate in numerosi momenti dell’anno coinvolgendo anche quel mondo dell’istruzione che si trova al di fuori del ciclo scolastico obbligatorio quindi parliamo dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (CPIA), i centri di formazione professionale e i corsi di lingua e cultura per le persone immigrate in Italia.
Il Museo Diffuso della Resistenza di Torino, esattamente come si legge anche nel suo nome, si occupa anche di 19 altri importanti luoghi di Memoria, presenti sul territorio torinese. L’obiettivo e l’impegno del Museo è quello di valorizzare questi luoghi rendendoli accessibili alla cittadinanza attraverso una serie di attività che organizza e svolge durante l’anno. Tra queste numerose attività ci sono anche le visite guidate organizzate spontaneamente dalla cittadinanza, in collaborazione con le scuole all’interno dei progetti ideati e portati avanti dal servizio didattico del Museo oppure nelle date di importanza civile per la città e per la nazione.
Nel 2019 erano 4606 le persone che hanno partecipato a queste visite guidate. Ovviamente nel 2020 non è stato possibile svolgere quest’attività per via delle restrizioni ma già nel 2021 abbiamo raggiunto 904 persone e nel 2022, raggiungendo un’evidente crescita, in totale, 2792 persone hanno visitato quei luoghi di memoria con noi.
Il Museo Diffuso della Resistenza, tra le sue attività si occupa anche di quei momenti di condivisione e coinvolgimento attraverso le diverse forme dell’arte organizzando delle mostre, installazioni e conferenze. In queste attività, nel 2021, l’anno in cui l’Italia cercava di curare le sue ferite legate alla pandemia, abbiamo organizzato 4 eventi importanti accogliendo 1508 persone al Palazzo San Celso. Il 2022 è stato, anche in questi termini, l’anno di ritorno alla “normalità” perché attraverso 3 mostre di valore artistico e politico abbiamo raggiunto 1746 persone.
L’anno in cui ci troviamo, ossia nel 2023, il Museo Diffuso della Resistenza compie 20 anni di vita. Un traguardo importante che arriva nell’anno in cui, forse, lasciamo definitivamente la pandemia alle nostre spalle e concludiamo di curare le nostre ferite. Il Museo, per quest’anno, sta organizzando una serie di eventi importanti e aperti alla cittadinanza; concerti, mostre artistiche, presentazione dei libri, congressi, conferenze e ovviamente una serie di laboratori nel mondo della scuola. Il nostro obiettivo è quello di raggiungere i numeri del 2019 costruendo un percorso museale, didattico e artistico di grande valore e coinvolgimento ovviamente tutto questo sarà sostenuto da un sistematico lavoro di comunicazione e promozione che valorizza le caratteristiche del Museo Diffuso della Resistenza e coinvolge, in modo attivo, i diversi strati della cittadinanza.